
25 Mar Brevetto GREP e Posizionamento satellitare
Il GNSS (Global Navigation Satellite System) è una tecnica di posizionamento oggigiorno molto diffusa che si basa sulla ricezione di segnali provenienti da satelliti orbitanti intorno alla Terra. Attualmente il suo scopo più diffuso è l’ausilio di rotta per la guida di autoveicoli, ma viene utilizzato anche in altre applicazioni più specialistiche, che richiedono livelli di precisione ed affidabilità più elevati. Ad esempio i sistemi GNSS trovano applicazioni nell’ambito geodetico e topografico, dove sono richieste precisioni che possono arrivare anche al livello centimetrico; tra queste applicazioni si possono citare il monitoraggio nel tempo di strutture o frane, il rilievo del terreno per generare cartografia tecnica e/o tematica a grande o piccola scala, e il monitoraggio globale della tettonica a placche.
La precisione delle misure GNSS dipende dalla precisione con cui si possono essere determinati i range satellite-ricevitore. Gli errori, che si possono commettere in questa misura possono essere di diversa tipologia. Principalmente si parla di errori sistematici, quali ad esempoio errori d’orologio, rifrazione troposferica e ionosferica ed errori d’orbita, e di errori di osservazione, quali ad esempio multipath, interferenze che disturbano il segnale e variazione del centro di fase dell’antenna. Gli errori sistematici sono intrinsecamente presenti nel modello di misura GNSS, e possono essere modellati, in modo che il loro effetto venga mitigato. Gli errori d’osservazione invece derivano principalmente da effetti locali, e la loro mitigazione risulta più complessa.
Uno degli errori d’osservazione che più affligge il posizionamento GNSS è il multipath. Tale errore si verifica quando parte del segnale arriva al ricevitore in maniera indiretta a causa della riflessione su superfici quali pareti vetrate, o cartelloni metallici, presenti in prossimità del ricevitore. Il multipath può causare errori nel posizionamento molto variabili che vanno da decine di centimetri fino anche a decine di metri. Riuscire a mitigare tale effetto diventa quindi fondamentale nell’ottica di ottenere un posizionamento preciso e accurato, ma soprattutto robusto.
